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Renato Nicolini, assessore alla Cultura a Napoli dal 1994 al 1997, promotore delle estati romane negli anni Settanta, architetto, guarda la nostra città e la sua decadenza di oggi con grande amore e passione indicando alcune idee forti che possano farle ritrovare l'orgoglio della grande città, partendo dalle sue tre passioni: la politica, il progetto, l'immaginazione teatrale. A Napoli è nata, partendo dal Trecento, l'idea stessa di grande città moderna, e si è fatta l'esperienza che convivere con persone che non ti assomigliano, che sono diverse da te, sia comunque la più grande delle ricchezze. Nessuna identità può definirsi, tanto meno crescere, rispecchiandosi all'infinito su se stessa. La bellezza di Napoli è associata ai nomi e alla creatività di grandi artisti, ma Napoli è qualcosa di più del bello, della semplice esperienza estetica. Benjamin coglieva questa particolarità chiamandola città porosa, città permeabile in un duplice modo: città di mare che accoglie il viaggiatore nel proprio porto, ma anche città costruita utilizzando i materiali tratti dal proprio stesso sottosuolo e che dunque non poggia su un terreno compatto, ma su vaste cavità... La sua porosità consiste proprio nell'essere indefinita a partire dalle sue stesse fondamenta, dal richiedere perciò continuamente di essere completata dal progetto. Il volume è corredato da immagini di fotografi e artisti napoletani.